
Azalee, non solo di domenica
Vered Gamliel
pittura ad olio
Inaugurazione Sabato 28 Maggio ore 18.00 a MoviMenti
In questi dipinti cerco di trovare l’unione, l’unione dell’immagine con la superficie e con il suo colore. Ogni immagine trova la sua esistenza unica tramite il contatto con la tela e il colore.
Il pizzo è un materiale particolarmente affascinante e di grande sfida per un percorso pittorico: si puo’ vedere tra i fori e nello stesso tempo si puo’ nascondere con il colore.
Il colore che poi diventa la trama stessa del dipinto, il materiale e il soggetto diventano una unica immagine: il viso della poetessa, donna di tanti dolori diventa anche un viso ricamato che richiama una scrittura arabesca, o forse ad una terra deserta crepata, la pupilla diventa un fiore e la pelle strappata di un giovane ragazzo scopre un momento di trasformazione e sotto una pelle bianca ci sono i fiori di cioccolato.
I fiori che riempiono alcuni dei dipinti sono fiori della mia vacanza, una vacanza dai ritratti che amo dipingere, vacanza dalle immagini fotografiche. Il ritratto è un genere impegnativo è sempre specchio dell’anima. I fiori con i loro colori mi distraggono da me stessa e con loro viaggio e prendo una vacanza senza mai smettere di dipingere.
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“ (…) Merletti, ricami, bordature.
La stoffa attraversa i volti, vela lo sguardo, circonda i corpi, delimita lo spazio. Non solo stoffa dipinta, ma soprattutto stoffa vera integrata meravigliosamente nel dipinto, come parte di di esso.
Una ritrattistica con classiche analogie e moderne suggestioni che incontra il mondo prettamente femminile della stoffa. Un incontro imprevedibile, sorprendente.
Ogni filo un sentiero, i fili della memoria. Una pittura nata col cuore. La trama della stoffa e la trama della memoria. Dipingere come tessere. E seguire sentieri sempre nuovi e imprevisti, suggeriti dal dispiegarsi della stoffa sul quadro. (…)
Una pittura fortemente femminile, forte e convita di se stessa, che mette in evidenza la forza delle donne, la “stoffa” delle donne, e in piu’ evidenzia quello che, pare d’intuire, sia stato un percorso personale-reale di Vered Gamliel. Dal chiuso e paziente operare con filo, uncinetto, navetta, al coraggio di esprimersi pubblicamente, di mostrare i prori lavori frutto di tecnica, pazienza e creatività. (…)”
Tommaso Capasso